Il bilancio di competenze genitoriali Educational Planner è un piccolo libretto personalizzato, con consigli e suggerimenti educativi adatti a te, che potrai consultare tutte le volte che vuoi.
Il Planner è nato dall’idea di Silvia Spinelli, psicotepeuta esperta in genitorialità ed età evolutiva. Insieme abbiamo lavorato con cura e dedizione affinché prendesse forma e diventasse realtà.
Si basa su evidenze scientifiche (più di 50 anni di ricerca psicologica sugli stili di attaccamento) ed è adatto per genitori di bambini di tutte le età, da prima della nascita fino all’adolescenza.
Per creare il Tuo Planner personalizzato risponderai a un test sugli stili educativi che abbiamo sviluppato appositamente per questo progetto, basandoci sulla letteratura più recente ed efficace in psicologia dello sviluppo.
Non lo troverai altrove!
Potrai rispondere ad alcune domande del test; al termine riceverai subito una risposta con un'indicazione riguardante il tuo stile genitoriale.
l Tuo Planner verrà creato in pochi clic: immediatamente dopo l'acquisto avrai accesso al link dell' innovativo test sugli stili educativi. Il test, rispetto alla versione free, che contiene solo un'indicazione generica, è molto preciso e accurato; ci sono domande e sezioni che riguardano aspetti importanti ma a volte trascurati, come l'analisi della comunicazione non verbale e delle emozioni.
Oltre al link per compilare il test e alla ricezione del Planner, verrai subito indirizzata a un'agenda dove potrai prenotare un appuntamento per un colloquio online con noi, nel quale potremo darti una restituzione accurata e dettagliata dei punti di forza e debolezza emersi nel test, precisare le indicazioni operative del Planner, e aiutarti a impostare al meglio l’educazione dei tuoi bambini, in base a quanto evidenziato dal Planner. Avrai così una panoramica COMPLETA e ACCURATA sul tuo stile genitoriale.
Se una società vuole veramente proteggere i bambini deve cominciare ad occuparsi dei genitori
- John Bowlby -
Si tratta di un percorso psico-educazionale (non terapeutico), basato su 50 anni di ricerca scientifica sullo sviluppo della relazione genitore-bambino. Consiste in otto incontri da 2 h tenuti da un formatore specializzato in questo metodo (creato in America ma utilizzato in tutto il mondo).
Sono otto incontri in piccolo gruppo (circa 6-8 persone), che aiutano i genitori a conoscere meglio i bisogni dei loro figli e a migliorare l’empatia, la complicità, la relazione; aiutano i genitori a far crescere i propri bambini in modo sicuro e con più autostima.
Gli incontri sono adatti a genitori di bambini e ragazzi da 0 a 18 anni, sono utilissimi in caso di genitori che hanno figli con temperamento particolarmente oppositivo o ansioso, si possono svolgere già nella fase pre-parto per accogliere l’arrivo del bambino nel migliore dei modi, possono essere svolti anche non da genitori ma da persone che hanno a che fare con bambini e ragazzi (educatori, insegnanti, personale sanitario ecc.)
NON è una terapia, quindi il metodo non è adatto a situazioni di disagio particolari o specifiche.
Quali sono i bisogni del tuo bambino (esploreremo uno ad uno 8 bisogni irrinunciabili che è importante saper riconoscere, per poterli soddisfare!)
Un video ed un grafico ci spiegano cosa funziona e cosa invece aumenta la rabbia/la tristezza/la paura
Perché con alcune loro emozioni, anche forti, riusciamo a gestire la situazione, e con altre no? un esercizio ILLUMINANTE che ti renderà consapevole
cosa succede in noi quando sentiamo di perdere la calma e la bussola: attraverso un video-percorso comprenderai finalmente qual è il ‘pulsante’ che ti fa saltare i nervi e rende i tuoi interventi educativi meno efficaci
scoprirai quali sono i punti di forza e di debolezza del tuo stile (ognuno ha i suoi! ), e come potenziare NELLA PRATICA i punti deboli
Come fare quando c’è stata una rottura, una crisi, gli step che creano sicurezza e rinforzano il rapporto
Rivediamo il percorso svolto, fissiamo gli argomenti nella mente, ma soprattutto festeggiamo per esserci impegnati fino a qui..ce lo meritiamo!
La Consulenza e il Sostegno psicologico sono percorsi finalizzati ad orientare, promuovere, sostenere e sviluppare le potenzialità della persona, aiutandola a reperire strategie idonee alla risoluzione delle problematiche incontrate e stimolando le risorse personali. Risultano utili laddove non venga riscontrato un disturbo psicologico, quanto piuttosto una specifica difficoltà quotidiana (affrontare una situazione critica, prendere una decisione, trovare una soluzione funzionale ai problemi incontrati, migliorare una relazione coniugale, familiare, affettiva, professionale o amicale).
La consulenza e il sostegno psicologico sono interventi non terapeutici che si declinano in percorsi differenti a seconda degli ambiti in cui sono effettuati.
La Consulenza psicologica consiste in un intervento breve (generalmente di pochi colloqui) che può rivolgersi a una singola persona, alla coppia o alla famiglia. In questo ambito, generalmente, vengono affrontati temi legati a difficoltà temporanee, a disturbi di lieve entità o a disagio nelle relazioni ed ha molto spesso un carattere essenzialmente informativo. A seconda della problematica presentata e degli obiettivi psicologici concordati, l’intervento può configurarsi come ➡️
Il Sostegno Psicologico è un intervento non terapeutico rivolto a persone che vivono un momento di disagio o crisi personale, ma che non presentano sintomi rilevanti o comunque un quadro clinico tale da necessitare di un intervento più profondo.
Può essere effettuato individualmente o in gruppo, quando più persone condividono le stesse difficoltà o una situazione personale simile.
Il sostegno alla genitorialità è un intervento psicologico di accompagnamento per gli adulti che, per motivi diversi (cambiamenti fisiologici legati alle varie fasi del ciclo di vita dei figli, eventi critici, problematiche personali o dei figli ecc…) vivono delle difficoltà nel loro ruolo genitoriale. I percorsi di sostegno genitoriale mirano a comprendere e migliorare la relazione con i figli, gli stili educativi e comunicativi in famiglia per favorire una crescita.
La famiglia e il rapporto con i genitori rimane il luogo primario all’interno del quale si realizza lo sviluppo del bambino.
Essere genitori ed educare è un compito molto complesso. Esso si modifica durante tutto l’arco della vita perché è inserito all’interno di un percorso evolutivo fisiologico ed è influenzato da fattori personali , familiari e sociali che variano nel tempo.
Non è raro quindi che, durante questo articolato “viaggio”, ci si trovi ad attraversare momenti in cui il cammino appaia troppo faticoso, ci si senta molto disorientati o si incappi in qualche ostacolo.
I percorsi psicologici di sostegno alla genitorialità si prefiggono di supportare i genitori nel loro ruolo, di promuovere la consapevolezza dell’importanza di tale compito. Tutto ciò passa attraverso una maggiore comprensione del figlio (i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare, ecc…), di se stessi e della relazione. Con tali premesse sarà possibile quindi ripensare a nuove modalità di comportamento, di espressione e confronto con i propri figli.
Questo tipo di intervento si articola in uno o due colloqui anamnestici con i genitori, 3 o 4 incontri individuali con il bambino/ragazzo, in cui si utilizzano strumenti quali test grafici e proiettivi. Al termine degli incontri è sempre previsto un incontro di restituzione approfondito per i genitori, nel quale si farà insieme il punto della situazione e, se consigliabile, si condivideranno gli obiettivi per impostare la prosecuzione del percorso.
Questa tipologia di test ha una funzione espressiva poiché richiede al paziente l’esecuzione di un disegno che verrà successivamente interpretato dal terapeuta a livello proiettivo. I test grafici sono particolarmente utili per conoscere in maniera poco intrusiva, grazie al ricorso ad un’esperienza ludica e divertente, gli aspetti del mondo interno del paziente.
I test proiettivi stimolano la produzione spontanea da parte del paziente e sono costituiti da un insieme di stimoli volutamente ambigui che il soggetto è invitato a descrivere o a raccontare.
Questo metodo consiste nell’osservazione da parte del terapeuta di una situazione di gioco tra il genitore e il bambino all’interno di un setting definito. Questa modalità di intervento permette di cogliere elementi significativi riguardanti la relazione, il contesto familiare, i ruoli e le dinamiche che caratterizzano l’intero sistema.
I disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating, solo i più conosciuti), sono caratterizzati da un comportamento disfunzionale riguardo il cibo, una percezione del proprio corpo alterata e una conseguente preoccupazione per il proprio peso e aspetto fisico.
I disturbi alimentari possono avere cause e conseguenze psicologiche legate a problemi di autostima e, in alcuni casi, sono associati a problemi d’ansia e depressione. Ogni caso è a sé e profondamente radicato nella storia personale di ognuno.
Le linee guida sui DCA del Ministero della Salute dedicano spazio all’importanza della psicopatologia dei disturbi del comportamento alimentare e a quella di un lavoro sinergico di equipe che coinvolga più figure professionali (psicoterapeuti, neuropsichiatri, nutrizionisti, fisioterapisti, educatori) che ruotino intorno al paziente e condividano gli obiettivi di cura.
La mia specializzazione all’interno dell’Ospedale Regina Margherita e il costante lavoro a contatto con i pazienti con DCA, mi ha permesso di acquisire l’esperienza clinica necessaria per poter accogliere, anche nel mio studio privato, pazienti con questo tipo di difficoltà.
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