Il contatto tra bambini ed animali è fondamentale, non solo in infanzia, ma anche in adolescenza.
L’interazione con un animale, qualsiasi esso sia permette a bambini e ragazzi di:
- strutturare il senso d’autostima ed autoefficacia
Prendersi cura di un animale, sia che lo si abbia in casa sia che si faccia volontariato in un canile o in un gattile, permette di sperimentare un senso di autoefficacia nel prendersi cura di un essere vivente. Portare a fare una passeggiata un cane obbligato alla gabbia oppure portare una scatoletta di cibo ad un gatto randagio permetterà al bambino di sentirsi utile ed aumenterà così la sua autostima.
- rispettare l’altro e le sue esigenze
Interagire con un animale richiede di adeguarsi, almeno parzialmente, al suo “linguaggio”, avvicinarsi con scrupolo, farsi annusare prima di afferrarlo, concedergli il tempo per conoscerci, essere delicati e attenti. Questo è un grande esercizio di autocontrollo e rispetto dell’altro in quanto tale, che sicuramente aiuta ad adottare una corretta prospettiva di rispetto anche all’interno dell’interazione con l’altro inteso in quanto persona.
- sensazione di benessere ed ossitocina
L’ossitocina è un ormone spesso descritto come “l’ormone dell’amore” per il suo ruolo fondamentale nei comportamenti che mediano i rapporti sociali, nel sollievo dallo stress e nella sensazione di benessere. Questa molecola viene rilasciata nel corpo anche grazie al contatto con gli animali. Accarezzare o anche solo guardare negli occhi un cane, un gatto o un cavallo permette infatti al bambino di aumentare i livelli di ossitocina nel corpo e provare una sensazione di benessere.
Per permettere ai bambini di avere un contatto con gli animali non è necessario avere un animale domestico, è sufficiente svolgere volontariato in canili e gattili, visitare maneggi o parchi nei quali vi siano animali.